Giostra del Saracino di Arezzo
La Giostra del Saracino di Arezzo affonda le proprie origini nel Medioevo e nasce come esercizio di addestramento militare, anche Dante Alighieri, all’inizio del XXII Canto dell’Inferno della Divina Commedia, cita: “Corridor vidi per la terra vostra, o Aretini, e vidi gir gualdane, fedir torneamenti e correr giostra”.
Successivamente, edizioni della Giostra vennero organizzate, in occasioni particolari, nei secoli fino al Settecento. La rievocazione scompare dal 1810 per poi riapparire nel 1904, con una sola edizione in onore del sesto centenario della nascita di Francesco Petrarca.
Dal 1931, anno in cui è ufficialmente ripristinata, a eccezione dell’interruzione legata alla Seconda Guerra Mondiale, la Giostra del Saracino di Arezzo si corre ogni anno nel bellissimo scenario di Piazza Grande (Piazza Vasari) in due edizioni:
il penultimo sabato di giugno in notturna (Giostra di San Donato) e la prima domenica di settembre di pomeriggio (Giostra della Madonna del Conforto).
Quattro sono i quartieri che si contendono la Lancia d’Oro, Porta Crucifera, Porta del Foro, Porta Santo Spirito e Porta Sant’Andrea, e l’intera città di Arezzo partecipa attivamente tutto l’anno all’organizzazione della Giostra.
Il corteo storico che precede la manifestazione, con centinaia di figuranti, i cavalli, i costumi medievali, lo squillo delle chiarine e i colori delle bandiere, si snoda per il centro storico della città ed è capace di far vivere un tuffo nel passato in un’atmosfera unica.
Dopo l’entrata del corteo storico in Piazza Grande e l’esibizione del Gruppo Sbandieratori di Arezzo (http://www.sbandieratori.arezzo.it/) e del Gruppo Musici (http://www.gruppomusici.it/), l’Araldo legge la 'Disfida di Buratto', una composizione poetica scritta in ottave, e dopo l’Inno del Saracino dei musici lo spettacolo ha inizio. I giostratori dei quattro quartieri, lancia in resta e al galoppo si lanciano contro il Buratto, un automa rappresentante un Saraceno, re delle Indie.
La Giostra, comandata dal maestro di Campo, è vinta dalla coppia di cavalieri che riescono a colpire i punteggi più alti nello scudo del Buratto.
In caso di parità tra due o più quartieri dopo le “carriere” regolamentari, vengono corse delle carriere di spareggio.
Al quartiere vincitore viene assegnata la Lancia d’Oro che viene poi portata in trionfo in Duomo da figuranti e quartieristi accompagnati dai musici con chiarine e tamburi.
Oggi la Giostra del Saracino di Arezzo è una festa di popolo attesa da ogni aretino che per tutto l’anno, attraverso le attività dei quartieri, mantiene in vita una tradizione di secoli, ridestando spirito d’identità e di appartenenza alla fede che lega ciascun quartierista ai colori del proprio quartiere e alla propria terra.
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